Vallepega - Le grandi cacce 2024

Le grandi cacce
aggiornato 2024
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CONSORZIO CACCIA VALLE PEGA COMACCHIO
 
Per i pigri e per chi non ha  tempo una buona notizia: anche in Italia è ora possibile cacciare in una  ottima riserva selvaggina stanziale naturale cioè non liberata la sera prima  dell’arrivo del cacciatore o addirittura il mattino stesso. Può sembrare  fantasia, eppure si tratta di una piacevole realtà, resa possibile soprattutto  grazie all’attenta gestione dell’habitat e al numero strettamente controllato  di capi da abbattere. Non vengono rilasciati permessi giornalieri ma solo  quote annuali di varia natura; il suo terreno pianeggiante risulta adatto  anche a cacciatori non particolarmente allenati. Stiamo parlando dell’A.F.V.  “Valle Pega” che si estende su un territorio di circa 1500 ettari a un paio di  chilometri dalla città di Comacchio. Confina ad Est e a Sud con le aree  vallive comacchiesi, ad Ovest con l’ampia zona di ripopolamento e cattura del  Mezzano.



La superficie aziendale è suddivisa in cinque macro-zone di circa 300 ettari l’una. Il territorio è a vocazione prettamente agricola, spiccano tra le varie colture il frumento, il mais, l’erba medica e il sorgo rosso.

All’interno di ogni zona si trovano inoltre vari canali, idonei alla sosta di molti anatidi in inverno, e boschetti frangivento con vegetazione autoctona e  fitta macchia. Nell’ala Ovest dell’azienda sorge un vivaio molto esteso che da    sempre offre rifugio a specie migratrici – tra cui beccacce, colombacci e tordi – nonché a molteplici specie stanziali, rappresentando un serbatoio da cui si irradia la selvaggina per l’intera durata della stagione venatoria. Le lepri e i fagiani sono totalmente autoctoni, provenienti dal ceppo del    Mezzano; il loro numero è mantenuto costante anche grazie alle immissioni nel tardo inverno dei riproduttori di cattura. Con condizioni favorevoli è inoltre frequente incontrare le quaglie. Per quanto riguarda la selvaggina migratoria, l’azienda si popola ogni stagione di circa 10.000 colombacci. Trattandosi di un lembo di terra prospiciente il mare, “Valle Pega” offre l’habitat favorevole per le rotte migratorie di allodole, pavoncelle, beccaccini e tordi, inoltre, per la sua vicinanza alle aree vallive e per la notevole quantità di zone umide interne, ospita per tutta la stagione venatoria specie acquatiche, tra cui germani reali, alzavole e folaghe. Le quote di partecipazione sono annuali, per ogni giornata di caccia possono accedere alla singola zona non più di quattro cacciatori. Il calendario si articola su due  turni di caccia: il turno A di giovedì, il turno B di domenica.
  
  Le diverse soluzioni rese disponibili da statuto interno sono le seguenti:
    
-  Quota intera: 20    giornate di caccia durante l’intera stagione venatoria,6 gg.gratuite per la    migratoria (sabato).Carniere stanzialeannuale:8 lepri,120 fagiani, migratoria    secondo calendario
  
  - Mezza Quota: 10 giornate    di caccia durante l’intera stagione venatoria,3 gg.di caccia alla migratoria    gratuite (di sabato) Carniere stanziale annuale:4 lepri,60 fagiani, migratoria    secondo calendario
  
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Sig. Rossi vuole presentare ai nostri lettori Valle    Pega ?
  
L’Azienda Faunistico-Venatoria “Valle Pega”,    situata nel comune di Comacchio, ha un’estensione di 1500 ettari; due lati    confinano con le valli di Comacchio e un lato con i 18.000 ettari    dell’oasi di ripopolamento e cattura del Mezzano. L’azienda è attraversata da    canali ricchi di vegetazione palustre. L’habitat è composto principalmente    dalle colture cerealicole classiche della Pianura Padana ed è arricchito da    circa 15    km di boschetti di alberi ad alto fusto con ricco    sottobosco e tamerici. Proprio in virtù di queste caratteristiche ambientali,    Valle Pega è ricca di selvaggina stanziale e migratoria che sosta e si    riproduce nei vari territori interni. Dal canto mio, effettuo immissioni    primaverili di riproduttori. Per concludere con la selvaggina stanziale    occorre citare la lepre che, trovando il suo ambiente ideale,è presente in    grandi quantità. Per quanto riguarda la selvaggina migratoria, Valle Pega    vanta la presenta di circa 10.000 colombacci ogni anno e di numerose specie    acquatiche e limicole.
  
  
- Lei vorrebbe dirci che la selvaggina stanziale, in    particolare fagiani e starne, non viene lanciata prima dell’arrivo del    cacciatore ? Ma come è possibile ?
  
Come ho già anticipato, i capi riproduttori che    vengono immessi prima della stagione degli amori si uniscono agli esemplari    selvatici già presenti sul territorio, garantendo non solo un buon successo    riproduttivo ma anche la creazione di un patrimonio faunistico in grado di    soddisfare le aspettative dei quotisti.
  
  
- Ha affermato senza scopo di lucro, vuole precisare    ?
  
Valle Pega è un’azienda no profit: il denaro derivante    dalle entrate delle quote viene destinato meramente al pagamento delle imposte    amministrative, all’acquisto di selvaggina e all’affitto dei terreni incolti    ove poter cacciare.
  
  
- Tra la migratoria quale è la specie più abbondante    ?
  
La specie più abbondante e presente per tutto l’anno è    certamente il colombaccio, che trova in Valle Pega un ambiente ideale per la    sosta, la nidificazione e l’alimentazione. Come intuibile dalla presenza di    ampie zone umide interne e limitrofe, nei mesi invernali Valle Pega si popola    anche di numerose specie acquatiche: anatidi quali germani reali e alzavole,    vari limicoli e rallidi.
  
  
-    Valle Pega non cede permessi giornalieri ma solo quote annuali. Perché    ?
  
Non cediamo quote giornaliere in quanto    Valle Pega non è un fagianodromo e, per questo motivo, non immettiamo    selvaggina pronto-caccia.
  

  
Per ulteriori informazioni, si può contattare telefonicamente il direttore dell’AFV Sig. Rossi Maurizio al numero  349/6828082
  
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